La storia paralimpica di oggi non é una storia paralimpica. Almeno non nel senso stretto del termine. É la storia di un’idea di sport: quella della Asociacion Civil Andar, un’associazione che lavora per i diritti e l’inclusione di circa 200 disabili dell’area del comune di Moreno, località che fa parte dell’agglomerato urbano della Gran Buenos Aires e si trova a ovest della Capitale.
L’imbarazzo della scelta
L’idea della Granja Andar è che tante attività diverse, se svolte in modo integrato, migliorino la qualità della vita della persona disabile, e rafforzino i suoi vincoli con la famiglia e la società. E dentro la Granja Andar i ragazzi hanno davvero l’imbarazzo della scelta.
Oltre ai laboratori artistici(artigianato, pittura, teatro, murga, fra gli altri) grande importanza rivestono le attività produttive: la panetteria della Granja produce abbastanza pane da soddisfare l’intero fabbisogno delle scuole del Comune di Moreno (circa 8000 kg al giorno). All’interno dell’orto e del vivaio si combinano la cura per l’ambiente e lo sviluppo delle risorse organiche per un’alimentazione sana. Vi è poi un servizio Catering, che genera impiego per circa 15 giovani disabili, e che si è esteso, negli ultimi anni, anche al di fuori della sede di Andar, un complesso di case colorate nel cuore del barrio della Reja. Dal 2013, infatti, la Granja ha in concessione il bar del Colegio Carlos Pellegrini, una delle scuole piú prestigiose di Buenos Aires, oltre che uno stand alla fiera di scienze, arte e tecnologia di Tecnopolis.
Tutte queste attività, e quelle che, di anno in anno si vanno sommando, sono in realtà tante sfaccettature dello stesso intervento, che mette al centro la persona disabile, con i suoi bisogni e le sue potenzialità.
DNA
Lo sport è nel DNA di Andar, fin dalla sua nascita, trent’anni fa. Sono stati infatti proprio due giovani professori di educazione fisica, Raul Lucero e Zulma Sousa ad avere l’idea: “stavamo facendo un’attivitá con dei ragazzi nelle strutture della Polisportiva Comunale, e tutti i giorni uscivamo a correre. Vicino a noi c’era una casa dove un gruppo di disabili era costretto, come unica attività della giornata, a fare la siesta. Allora noi abbiamo cominciato a chiederci: ma non ci sarebbero altre attività che si potrebbero fare con i ragazzi oltre a dormire?”.
La prima forma di Andar è il Programa Deportivo Especial del comune di Moreno. Negli anni seguenti l’associazione si separa dal comune, continuando peró a collaborarci piú o meno strettamente a seconda della volontà politica delle varie amministrazioni. Il Programa Deportivo Especial esiste ancora oggi, e lavora con le quattro scuole speciali del Comune di Moreno.
La Granja invece lavora con i ragazzi a partire dai 16 anni, quando escono dalla scuola speciale. Le attività sportive principali sono il nuoto, il basket, il goalball, il golf e il calcio maschile e femminile. Inoltre una volta all’anno si pratica immersione, che viene realizzata nella piscina grazie all’aiuto di un’equipe esterna. C’è anche un progetto di scalata, nato grazie a una psicologa di Andar, Ana Carla. Appassionata di arrampicata ha unito le forze con Lucas, il professore di educazione fisica. L’anno scorso è stato realizzato un primo esperimento di scalata in roccia: “piú che l’arrampicata in sé quello che è stato bellissimo è stato il processo che si è innescato durante la passeggiata. I ragazzi si aiutavano l’uno con l’altro, si godevano il paesaggio…”. L’obiettivo per quest’anno è fare sí che i ragazzi raggiungano una migliore preparazione fisica, cosí da potersi stancare di meno e divertire di piú durante la prossima passeggiata.
La Liga de Fútbol Inclusiva
La forma di Andar, nello sport, preferisce l’inclusione alla competizione. Il più grande progetto sportivo di Andar, è una competizione, ma inclusiva, come dice il nome stesso. La Liga è un campionato, inventato dall’associazione nel 1998, cui partecipano persone con e senza disabilità di qualsiasi tipo e grado. Le squadre vengono fatte a seconda del rendimento sportivo, e si gareggia con squadre di pari livello. “L’obiettivo della Liga de Fútbol Inclusiva è quello di creare spazi comunitari per la partecipazione delle persone disabili e utilizzare il calcio come strumento di trasformazione e inclusione sociale” – dice Juan Rivas, responsabile dell’area di sport della Granja Andar. Nata come un evento locale, la Liga si gioca oggi in 6 provincie: Buenos Aires, Capital Federal, Mendoza, Rio Negro, Jujuy. Inoltre sono giá state disputate due edizioni della Coppa America, con la partecipazione di Cile, Perú e Colombia, e la terza edizione ci sará proprio nel 2015. È in programma inoltre una coppa Euro-Americana, con la partecipazione di Spagna e Francia. “E Italia?” – mi chiede Juan. “Perché no, chissà, sarebbe bello…”.
I ragazzi sono fieri dell’esperienza della Liga, che si gioca per tutto l’anno una volta al mese. Impiega decine di volontari, persone che spesso iniziano cosí e poi, una volta cresciute, vanno ad integrare l’equipe di Granja Andar, formando una squadra di lavoro piuttosto complessa, che conta circa 50 persone.
“La Liga è un’occasione in piú per creare opportunità per i ragazzi” – ci spiega Pablo Lúcero, che ne è responsabile. “Ad esempio ci ha permesso di essere invitati ai giochi Special Olympics di Barcellona, nel 2013. Abbiamo viaggiato in 30, ed è stata una bellissima esperienza per i ragazzi poter viaggiare in Europa”.
Comunicare, divulgare, raccontare
Un’esperienza che è stata seguita e documentata dai ragazzi che fanno parte del reparto comunicazione. L’obiettivo, per questo gruppo, è raccontare la forma di Andar, una creatura complessa, al cui interno vi sono molte storie da poter narrare, almeno una per ogni persona che la vive: “da quest’anno abbiamo uno spazio all’interno del programma di notizie della radio pubblica del Comune di Moreno, dove parliamo di ció che succede alla Granja durante la settimana. Inoltre dal 2008 al 2013 abbiamo realizzato un programma televisivo, Tiempo de Andar
, in cui erano i ragazzi stessi a prendere la parola. Purtroppo il programma si è interrotto per mancanza di risorse, ma ci piacerebbe molto ricominciarlo.” – ci dice Martin Lucero, responsabile dell’area di comunicazione.
“L’idea è costruire come un ufficio stampa, che racconti attraverso immagini di qualità cosa avviene all’interno dell’associazione”. Comunicazione interna, dunque, ma proiettata verso l’esterno: “ci piace molto l’idea di poter venire con voi a Rio nel 2016 per raccontare le Paralimpiadi”.
E a noi piacerebbe altrettanto che fossero nostri compagni, parte della squadra di Matrioska.
Stiamo lavorando, insieme, per voi, e per trovare la forma di Andar.
Per le foto, e molto altro, grazie alla Asociacion Civil Andar.