di Claudia Costantini
Oggi per la seconda volta parliamo con Assunta Legnante. La sua storia la conosciamo, ce l’ha raccontata quando l’abbiamo incontrata per la prima volta nel Marzo 2016. In quell’incontro l’abbiamo lasciata con l’obiettivo delle Paralimpiadi di Rio e oggi la ritroviamo, a distanza di un anno, fiera e felice dei nuovi traguardi raggiunti.
Io le parlo oggi per la prima volta, e per iniziare la nostra chiacchierata le domando se sia cambiato qualcosa anche nel suo modo di vivere e di pensare lo sport, e come ha vissuto il passaggio allo sport paralimpico. Assunta mi risponde che certamente è cambiata la sua quotidianità, e ciò che le è più pesato è stato trovarsi ad avere bisogno di assistenza per le attività di tutti i giorni. Ma nulla è cambiato nel suo approccio allo sport, lei è sempre la stessa atleta, forte e combattiva. Il passaggio allo sport paralimpico è stato un percorso travagliato. Assunta nel 2009, con l’avanzare del problema che le ha compromesso la vista, aveva abbandonato l’attività sportiva e sembrava non avere intenzione di tornare sui suoi passi, fino al 2012, anno in cui si è arresa al lungo corteggiamento dei tecnici che avevano fino a quel momento condiviso con lei quel percorso sportivo e che volevano assolutamente vederla tornare a gareggiare, ed è stata la cosa migliore che potesse fare, dati i risultati conseguiti dal suo ritorno sulla scena sportiva,
“ Tornare a gareggiare è stata una rinascita”
Ma soprattutto abbiamo parlato delle Paralimpiadi di Rio, tenutesi lo scorso settembre. Assunta mi racconta di un’esperienza che è stata per lei gratificante ma anche molto dura. I dolori alla schiena che le avevano causato già molti problemi e costretta ad un intervento nei mesi precedenti si sono riproposti e acuiti poco prima della partenza. Un sovraccarico di stress non indifferente, specie sapendo di dover sostenere sia la gara di lancio del disco che del getto del peso. Una paralimpiade che l’ha messa a dura prova. Immaginando le difficoltà le ho chiesto come sia riuscita a prepararsi per sostenere al meglio le prove, e mi ha raccontato che in effetti si è potuta preparare molto poco, avendo avuto bisogno di molto riposo. Si è giocata il tutto per tutto sulla pedana, attingendo a tutte le forze che aveva
“In quel momento ho capito che dovevo far fronte con tutte le mie energie”
Quando le chiedo come abbia vissuto quei momenti e quale fosse il sentimento dominante in quegli attimi mi ha risposto
“Ero incazzata. Dopo aver conseguito il 4° posto nel disco, volevo l’oro nel peso!”
Tutto ciò nonostante il problema alla schiena non le desse tregua. In quegli attimi, ha capito che l’unico modo per ottenere una buona prestazione e puntare alla vittoria era, come lei ha detto
“spegnere il fisico e accendere il cervello”
Ed ha funzionato. Assunta superando le difficoltà ha portato a casa con grande orgoglio l’oro nel getto del peso.
Dopo questa impresa le è servito molto riposo sia fisico che mentale per alleviare la tensione per l’enorme pressione delle gare. E ad oggi è tornata a lavorare alla sua preparazione con un nutrizionista e un preparatore atletico.
Chiudiamo la nostra chiacchierata volgendo il pensiero al futuro, le chiedo perciò quali nuovi traguardi intenda raggiungere. Assunta è una forza della natura e non ha intenzione di fermarsi, infatti punta con determinazione ai Mondiali di Londra 2017 e le Paralimpiadi di Tokyo 2020.
“Finché non arriva qualcuno che si dimostra più forte di te, perché fermarsi?”
Prima di salutarci le pongo un’ultima domanda, le chiedo cosa si sentirebbe di consigliare a persone che vivono la sua stessa situazione e pensano di approcciarsi allo sport
“Spero di essere un incoraggiamento, uno stimolo, invito tutti a non mollare e continuare a fare ciò che gli piace, come io ho continuato a fare tutto ciò che facevo prima”
Stare a casa e piangersi addosso non serve a nulla e non aiuta, è ciò che pensa Assunta. Lo sport può essere un grande aiuto, specie dal punto di vista psicologico, Per Assunta è stato così, sin da bambina lo sport ha giocato un ruolo fondamentale per lei, aiutandola a superare timidezza e insicurezza, e forgiando la determinazione che l’ha portata così in alto.
Un grande in bocca al lupo per i prossimi traguardi Assunta!