di Marina Matteucci Una palla, la pelle ruvida sui polpastrelli, il ritmo dei rimbalzi e un canestro. Lo sguardo che punta in alto, sempre. Non importa chi o come sei. Sei a casa. Io sono cresciuta così e casa mia è una palestra. Non da sempre, ma da quanto mi possa ricordare sembra di si. Avevo sette anni e una faccia da topino quando mio padre mi portò “a basket” per la prima volta. Il ...