Jefinho melhor do que o Neymar
Alla fine quel coro ripetuto dalla tifoseria brasiliana, rigorosamente a gioco fermo, ha siglato la vittoria. Oro Brasile, nel calcio ciechi. Per la quarta volta. Quattro su quattro. “Siamo abituati a vincere, ma in casa è un’altra cosa. Ho sempre immaginato questo momento: ascoltare l’inno nazionale in uno stadio pieno, in casa, con la medaglia d’oro al collo” – ha dichiarato Jefinho, uomo simbolo di questa squadra dopo la doppietta realizzata nella semifinale.
“Certo che continuerò a giocare a calcio”- ha continuato. “Ma vorrei anche studiare informatica e inglese. L’inglese è molto importante nel lavoro, e io non so neanche coniugare il verbo to be” – scherza.
La vittoria per uno a zero, con gol del Capitano Ricardinho, è sull’Iran, medaglia d’argento nella loro giornata più triste.
I Murcielagos invece battono la Cina ai rigori e conquistano il bronzo. Un bronzo prezioso, giacchè gli garantisce l’accesso alla pensione statale.