di Chiara Laurenzi
La nuova edizione de La domenica Sportiva è stata inaugurata, quest’anno, con due novità molto interessanti alla conduzione del programma : ad affiancare Alessandro Antinelli, infatti, si sono cimentate nel ruolo di conduttrici Giusy Versace e Bebe Vio (quest’ultima per due puntate). La scelta stilistica e il taglio ci è piaciuto molto, tanto da voler approfondire di più il tema!
Non è stata tanto la novità dell’atleta in studio che ha caratterizzato la nuova edizione, quanto la forza e la tenacia delle due ragazze, che traspare durante la conduzione .
Interessante, dunque, la scelta stilistica. Orginale e valida, la voglia di affidare a due donne di sport, un compito che va oltre l’atletica leggera e la scherma.
Si, perchè Giusy e Bebe si sono rivelate, in quest’importantissima occasione, non solo due professioniste delle discipline già citate sopra, ma due grandi donne con la voglia di mettersi in gioco, all’interno di un contesto non proprio “casalingo ” e abituale per entrambe.
Ancora più importante, la voglia di andare oltre il classico stereotipo femminile che vede protagoniste, per lo più, presentatrici che s’improvvisano tali, e che soddisfano l’immagine ormai convenzionale della donna in gonna e sui tacchi, il cui unico ruolo è affiancare figure maschili spesso e volentieri competenti in campo sportivo, e continuando, loro, ad impersonare ” l’oca di turno ” nell’imaginario collettivo italiano, “che di calcio non sa, ma è bella a vedersi “.
Con Versace, tutt’ora on air, e Vio che l’ha sostituita solo in due occasioni (durante i mondiali di atletica a Doha ), la Domenica Sportiva ha trasmesso un immagine “altra”, sottolineando in entrambi i casi la professionalità e la competenza di due donne di sport, lontane anni luce dal mondo televisivo e da tutto ciò che è immagine e apparenza. Al contrario : donne di tecnica e competenza.
Grazie anche alla loro inesperienza in tv, ciò che ha colpito è stato proprio quello che puntualmente non viene trasmesso nei programmi sportivi, dove la figura femminile affianca rigorosamente quella maschile . Giusy e Bebe sono riuscite a sfondare il piccolo schermo grazie alla loro immagine di donne di sport, calate nel proprio ruolo di atlete, energiche e forti nonostante le mille difficoltà incontrate durante le loro vite .
E anche se lo stile e la personalità della Versace nel ruolo di conduttrice non convince il pubblico della Domenica Sportiva, lei risponde: ” Se non vi piaccio potete cambiare canale. Considerarmi inetta e incompetente in fatto di calcio non vuol dire nulla: la rete non cercava un esperta, ma un’atleta. Qui ho l’opportunità di parlare di Sport paralimpici “.
Se l’obiettivo era di dare una forma più dinamica, giovane e moderna alla trasmissione, è stato centrato. E’ chiaro che il cuore resta il calcio, ma sicuramente, poter parlare di Sport Paralimpico è un’opportunità grandissima sulla prima rete. Come sostiene Giusy : “Un’occasione per lanciare messaggi e dare forza agli altri. Regalando tecnicismo, e qualcosa di più ” .
Una bella vetrina per lo sport paralimpico. Una piccolo passo verso una grande integrazione che entra nelle case degli italiani, anche attraverso il primo sport nazionale per eccellenza.