Distanze
Rua da Gloria – Parco Olimpico Barra da Tijuca
35,5 km
Parco Olimpico Barra da Tijuca – Main Press Center
1,6 km
Main Press Center- Villaggio Olimpico
7,3 km
Villaggio Olimpico – Stadio Olimpico João Havelange (Engenhhão)
24, 4 km
Giro completo intorno all’ Engenhao
1,98 km
Tempi medi
Rua da Gloria – Parco Olimpico Barra da Tijuca
2 ore
Parco Olimpico Barra da Tijuca-Main Press Center
20 minuti
Main Press Center – Villaggio Olimpico
20 minuti
Villaggio Olimpico – Stadio Olimpico João Havelange (Engenhhão)
tra 1 e 3 ore
Giro completo intorno all’ Engenhao
20 minuti buoni.
Mezzi
Taxi, Uber, Metro, BRT, Treno della Supervia, Autobus speciali, Autobus di linea.
Uber salva la vita, ma sulla metro e sul BRT, schiacciati come sardine ci si diverte moltissimo! Cori, canti, balli, autisti pronti per la Formula 1. Non si può dire davvero che i Carioca siano indifferenti alle Paralimpiadi. Anzi. Stanno partecipando in massa, famiglie intere, intere classi, scolaresche, gruppi misti e condomini. E sono belli, fanno un sacco di rumore.
E li si sente spesso raccontarsi tra loro storie di atleti Paralimpici.
Ieri il mio vicino di posto ne ha raccontata una proprio a me: “c’é un corridore, uno bravo. Era un ex Pilota di formula uno. Un tale Alex Zanardi, non so se lo conosci….”
A proposito di nuotatori
E ieri notte l’autista dell’Uber che mi riportava finalmente a casa me ne ha raccontata un’altra, quella della nuotatrice brasiliana Susana Ribeiro, che ha una malattia degenerativa, che é molto peggiorata da Londra 2012 ad adesso, e che ieri nei 200 stile libero é uscita subito, nella prima batteria.
Intanto viene proprio dal nuoto la prima medaglia nostrana: Francesco Bettella é argento nei 100 metri dorso S1.
E Susana stasera é in lizza per l’oro nei 200 misti.
La sua storia é stata raccontata nel film Paratodos, un film brasiliano uscito di recente che racconta la storia di sei tra i principali atleti paralimpici locali. É su Netflix, vi consigliamo di vederlo prima che potete!
Magari intanto che aspettate che noi copriamo le distanze, queste distanze, e ci sediamo a scrivere di nuovo.